Agenzia Hawzah News – Pep Guardiola, allenatore del Manchester City, ha pronunciato ieri un discorso acceso contro i crimini israeliani a Gaza, definendo la situazione “una catastrofe umanitaria assoluta” e condannando l’inerzia dei leader mondiali nel fermare il genocidio della popolazione palestinese.
Il tecnico spagnolo ha sottolineato come il popolo palestinese sia lasciato solo di fronte alla distruzione e agli attacchi indiscriminati: “Non hanno colpa se sono nati lì. Il mondo ha permesso che Israele cercasse di annientare un intero popolo. Questo danno è ormai irreparabile”.
Il discorso è stato pronunciato alla vigilia della partita di solidarietà tra la Palestina e una selezione catalana, disputata ieri allo Stadio Olimpico Lluís Companys. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di numerosi volti noti dello sport e della società civile, aveva l’obiettivo di dare visibilità alla causa palestinese e sostenere la popolazione di Gaza. Tutti i proventi dei biglietti venduti saranno destinati direttamente al sostegno della Striscia di Gaza.
Guardiola ha poi denunciato il silenzio dei media internazionali e la mancanza di azioni concrete da parte dei governi, aggiungendo: “Non riesco a immaginare qualcuno che possa giustificare la strage di Gaza. I nostri figli potrebbero trovarsi lì, e solo perché sono nati in quella terra rischiano la morte”.
L’allenatore ha concluso ricordando l’importanza di iniziative simboliche come la partita di ieri: “Serve qualcosa di reale dietro la simbologia. Questo evento dimostra che ci siamo, anche se solo per un momento, al fianco del popolo palestinese. Lo stadio pieno di gioia e solidarietà è un segnale chiaro: non sono soli”.
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